Relazione a cura di Giovanni Peli, Dottore Commercialista in Brescia*
Convegno “La Riforma Fallimentare – sinergie tra professionisti” tenutosi a Padova il 12 settembre 2016
Evoluzione legislativa
A partire dalla metà degli anni 2000, il legislatore ha iniziato una fase di aggiornamento della normativa sulle procedure concorsuali, regolate da una legge del 1942, con interventi a volte poco coordinati. Essi però sono accomunati da una filosofia di fondo, che consiste nel cercare di avvicinare le vendite forzate al mercato. Infatti, le procedure di vendita coattiva si sono dimostrate poco efficienti, con conseguente svilimento delle quotazioni dei beni in vendita.
Ciò ha portato ad una deregolamentazione della fase della liquidazione dell’attivo nelle procedure concorsuali, imponendo solo dei principi cardine, ma lasciando al soggetto incaricato della vendita, ad esempio il curatore fallimentare, la possibilità (che diventa, di fatto, un obbligo) di costruire la procedura di vendita più adatta al bene da collocare sul mercato.
I rischi della deregulation
Questa facoltà di scelta permette di costruire la procedura di vendita come un abito su misura, quindi con maggiori speranze di successo rispetto alla, rigida, modalità di vendita prescritta dal codice di procedura civile. Peraltro, occorre che siano rispettati i principi cardine previsti dall’articolo 107, e precisamente:
- stima
- adeguata pubblicità
- idonea procedura competitiva
Il mancato rispetto di questi principi cardine comporta da un lato la responsabilità del soggetto incaricato della vendita, e dall’altro il rischio di invalidità degli atti. Per tale motivo è fondamentale che la vendita sia programmata mediante il concorso sinergico di più professionisti.
“L’approccio alle vendite è diventato interdisciplinare e richiede una costante osmosi tra professioni diverse. I dottori commercialisti, ormai motori delle procedure concorsuali, hanno assoluto bisogno sia del notaio per gli aspetti di legalità, sia dell’avvocato per quanto riguarda la tutela giudiziaria anche e soprattutto al fine di evitare che le proprietà vengano svilite sul mercato oppure diventino preda di speculatori”.
Giovanni Peli, Dottore Commercialista in Brescia – #RiformaFallimentare
*Giovanni Lorenzo Peli si è laureato in economia e commercio all’Università degli Studi di Brescia, città in cui è nato nel 1962 e in cui attualmente risiede ed esercita la sua attività. Dopo 3 anni alla Banca San Paolo come responsabile nelle contrattazioni con l’estero e nel servizio titoli ha iniziato la sua attività di libero professionista. E’ iscritto al Registro dei Revisori Contabili e svolge da diversi anni il sindaco presso primarie società italiane. E’ specializzato nel controllo di gestione, analisi dei costi e aspetti finanziari di società ed enti pubblici. E’ inoltre un esperto nel settore informatico e telematico, di cui ha elaborato specifici applicativi software in ambito professionale. È iscritto all’Albo dei consulenti tecnici del Tribunale di Brescia per il quale assolve incarichi nelle procedure concorsuali e quale perito per il controllo dei conti, analisi reddituali patrimoniali, verifiche di legge, valutazioni aziendali e attività connesse e simili. Nel 1993 ha iniziato a collaborare col gruppo editoriale Sole 24 Ore dove pubblica costantemente articoli di aggiornamento legislativo e giurisprudenziale per il quotidiano “Guida Normativa” e per il settimanale “Informatore Pirola”, oltre che saltuariamente per altre testate del gruppo. Ha pubblicato inoltre un volume sulle “Società di comodo” (autori F. Baiguera e G. Peli), un “Manuale per il curatore fallimentare” (editore E.B.C.) ed il testo “La fatturazione negli studi professionali” (Editore Il Sole 24 Ore, Autori F. Baiguera e G. Peli). Partecipa costantemente a corsi, master brevi e convegni di aggiornamento professionale. E’ docente presso il Corso biennale di formazione per la preparazione agli esami di Stato per l’esercizio della professione di Dottore Commercialista. E’auditor nell’ambito di operazioni quadro comunitarie che prevedono il cofinanziamento con fondi strutturali ERDF. E’ membro del comitato di coordinamento della Fondazione per gli Studi Economici e Giuridici di Brescia a cui partecipano le principali categorie libero-professionali. È stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito delle Repubblica Italiana” con provvedimento del Presidente della Repubblica in data 27 dicembre 2003.
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“Affitto e cessione d’azienda nelle procedure concorsuali – Le nuove opportunità di sinergia professionale”
Post a cura di SuperPartes
Giovanni Peli, Dottore commercialista in Brescia
Convegno “La riforma fallimentare, sinergie tra professionisti”
Padova, 12 settembre 2016